Disabili in moto: Alessia Polita campionessa di Motociclismo. Oggi le nostre domande sono state rivolte ad Alessia Polita campionessa Italiana di Motociclismo. Oggi in prima fila per combattere la paralisi. Lei che dal 2013 dopo un gravissimo incidente sulla pista di Misano che l’ha costretta sulla sedia a rotelle.
Come e dove è nata la passione per le moto?
A casa Polita correvano sia mio babbo che mio fratello… non so se la passione me l’hanno trasmessa loro, ma quando vedevo quella roba a due ruote desideravo soltanto salirci anche io e provare a dare gas!
Descrivi Alessia con tre aggettivi
Impulsiva – Testarda – Combattiva
Oltre alla passione per il motociclismo cosa ti piace fare?
Diciamo che prima tutto ciò che era sport mi piaceva provare, ma nel tempo mi sono appassionata dello snow e poco prima di farmi male, volevo imparare a fare i salti e un po’ di numeri, peccato non ci sia arrivata, poi andavo saltuariamente con la moto da cross.
Com’è il tuo rapporto con tuo fratello Alex anche lui motociclista?
Io e mio fratello parliamo poco ma ci capiamo con lo sguardo. La nostra poca differenza di età ci ha dato la possibilità di crescere e vivere quasi in simbiosi, non siamo gemelli, ma credo che più o meno diamo cosi. Anche se caratterialmente siamo opposti, lui preciso, io disordinata, lui uno sportivo doc, io un disastro… insomma lui l’angelo io il Diavolo.
Come mai hai scelto il 51?
Il 51… perché prima di iniziare a correre mi ero presa una “piccola” cotta per un ragazzo che correva in moto, Manuel Manna, correva con il 51. Quando ho iniziato a correre, ho deciso di utilizzare questo numero perché mi piaceva anche. Non è un numero quello, è un pezzo di vita, rappresenta noi piloti, siamo marchiati in questo modo. E il mio 51 sarà sempre il mio 51
Parlami della Lady Polita Onlus?
La Lady Polita Onlus è nata per aiutarmi nelle spese per la mia malattia. Perché purtroppo non tutte le cose di cui necessito mi vengono date. Io non avevo assicurazioni, e non avevo contratti di lavoro con la squadra perché correvo con mio babbo, quindi, l’unica cosa percepita è stata solo l’assicurazione della licenza sportiva che comunque non arriva nemmeno a comprarmi un garage. Infatti il mio disagio non è ancora finito, siamo in affitto in una piccola casa dove non ho nemmeno i miei ausili di cui avrei bisogno. Comprare una casa è difficile, e dopo due anni viviamo ancora un disagio enorme con tutta la famiglia che nessuno sa, non solo ho dovuto affrontare la mia paralisi ma tutto il contorno che è ancora più sconvolgente.
Sono un siciliano appassionato da anni di programmazione web, grafica, foto e video. Creo e gestisco siti web, mi occupo di fotografia, e di tante altre cose che ti lascio scoprire seguendomi sui miei siti e social….