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Babbo Natale esiste? Ecco la vera storia!

Babbo Natale
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Babbo Natale esiste? Si sta avvicinando il Natale ed i più curiosi si pongono questa domanda.

Ora vi raccontiamo la vera storia di Babbo Natale, partendo da come nasce la figura di Babbo Natale?

Le origini più che millenarie di questo omone buffo dalla folta barba bianca e vestito di rosso in sella alla sua slitta trainata da magiche renne, nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre che tutti i bambini aspettano con ansia per ricevere i doni, non sono solo cristiane ma le prime tracce di Babbo Natale risalirebbero ai tempi degli antichi greci.

Nell’antichità greca la figura del portatore dei doni nel periodo natalizio tra miti e leggende erano diverse: da Ercole a Poseidone, il Dio dei mari ma anche Odino, Dio supremo della religione nordica.

Secondo la tradizione, i bambini dovevano lasciare i loro stivali pieni di carote, paglia o zucchero vicino al camino per nutrire Sleipnir, il cavallo volante di Odino, a sua volta, sostituiva il cibo con regali o dolci.

Nella religione cattolica cristiana la prima figura riconducibile a Babbo Natale è San Nicola, vescovo di Myra in Turchia ed è considerato il protettore dei bambini ed è il più attendibile precursore del Babbo Natale moderno, perchè aveva una lunga barba, ed indossava una tunica rossa.

Fino a pochi decenni fa nei Paesi teutonici e del Nord Europa, dal Belgio all’Olanda fino a Germania e Austria, Santa Claus indossava ancora la divisa da vescovo.

San Nicola si festeggia tradizionalmente il 6 dicembre, secondo la tradizione diventò famoso nel medioevo per diversi miracoli, i più conosciuti sono l’aver salvato tre povere ragazze che il padre avrebbe fatto prostituire, ed in un’altra occasione, salvò tre bambini da un macellaio malvagio.

Nel Medioevo, l’usanza si diffuse in tutta Europa di commemorare questo episodio scambiandosi dei doni il 6 dicembre.

Questa usanza è ancora in voga in Olanda, Germania, Austria ed Italia, la notte del 5 dicembre fa concorrenza a Babbo Natale in groppa al suo cavallo portando doni, dolciumi e frutta nelle scarpe dei più meritevoli, mentre i bambini cattivi vengono puniti ed imprigionati in una cesta dal suo accompagnatore dall’aspetto demoniaco Krampus (Knecht Ruprecht personaggio del folklore natalizio della Germania settentrionale e centrale).

San Nicola diventa Babbo Natale, merito degli olandesi.

Sono tante le famiglie miste in Sardegna nate a seguito della forte emigrazione dei sardi in Olanda quindi se avete un parente olandese sapete che ogni 5 dicembre, i bambini olandesi appendono al camino una scarpa con dentro una carota.

Perchè durante la notte Sinterklaas verrà a portare i suoi doni.

Sinter-Klaas letteralmente significa San Nicola, ovvero Nicolaas, ma per gli amici diventa Klaas.

Infatti, il nome di Babbo Natale deriva dalla versione olandese, che è cambiata nel tempo in America come Santa Claus.

Nei paesi protestanti San Nicola perse l’aspetto del vescovo cattolico, ma continuò il suo ruolo benefico come Samiklaus, Sinterclaus o Santa Claus.

Sono molte le città in Italia dove il santo è venerato, soprattutto Bari, di cui è patrono.

I festeggiamenti si spostarono alla festa vicina più importante, Natale.

Questo nuovo Babbo Natale è stato un successo e ha conquistato l’Europa dagli anni ’50, diventando Babbo Natale in Italia.

A differenza di Babbo Natale, San Nicola è realmente esistito.

San Nicola da Bari, che non era nato a Bari, ma in Licia, in Turchia, nella città di Patara, nel 270 d.C. durante il periodo della dominazione romana.

Perchè San Nicola da Bari? Perchè In epoca bizantina, le sue sacre spoglie furono trasferite a Bari ed in parte anche a Venezia.

Perché la tradizione dei doni?

Oltre alla famosa donazione di San Nicola, i saturnali si svolgono in tutto il mondo latino tra il 17 ed il 23 dicembre.

Per molti aspetti i saturnali ricordano molto le nostre vacanze di Natale, soprattutto per le feste sontuose e gli scambi di regali che hanno avuto luogo durante questo periodo.

Babbo Natale che conosciamo oggi

Il Babbo Natale che conosciamo oggi è molto più recente di quanto sembri.

Babbo Natale potrebbe essere un elfo o un goblin, oppure nella cultura anglosassone un vecchio alto con una barba bianca, uno sorta di “spirito natalizio” che avrebbe ispirato anche il famoso “Christmas Carol” di Charles Dickens.

E la Coca-Cola?

L’idea di vestire Babbo Natale di questo colore non ci è venuta, spiegano da Coca-Cola Italia, perché era già stato rappresentato con un abito rosso prima di diventare il protagonista delle nostre campagne pubblicitarie natalizie.

Negli anni ’30 la Coca-cola rilevò l’iconografia del Natale e mise una bottiglia in mano a Babbo Natale.

Questo sicuramente contribuì a diffondere Santa Claus barbuto e dalle guance rosse, vestito di rosso ed ermellino, ma non inventò nulla di nuovo.

Il designer dietro la campagna era Michigan Haddon Sundblom.

Prima di allora, Babbo Natale era stato disegnato in vari modi, anche come un elfo spaventoso.

Chi fu il primo a dipingere Babbo Natale?

La prima persona a creare effettivamente la famosa immagine di Babbo Natale oggi è stato Thomas Nast.

Oggi è definito il padre dei fumetti americani, nacque il 27 settembre 1840 a Landau, in Germania.

Nel 1946, quando aveva 6 anni, sua madre, la signora Appolonia, portò lui e sua sorella negli Stati Uniti, per stabilirsi a New York City.

Suo padre, Joseph Thomas Nast, si unì a loro nel 1949 alla fine del servizio militare.

Nel 1963, Nast creò la prima immagine di Babbo Natale vestito di rosso e di pelliccia.

Da qui, per il resto della sua vita, Nast divenne il disegnatore ufficiale di Santa Claus, continuando a produrre vignette ed immagini di Babbo Natale.

La storia di Babbo Natale dall’800 ad oggi

Negli ultimi anni ed in epoca vittoriana, le festività natalizie sono diventate sempre più importanti ed anticipate.

Con la diffusione delle cartoline di Natale, le immagini di Babbo Natale inizieranno a diffondersi ed a farsi conoscere, rendendo popolare la leggenda nel vecchio e nel nuovo continente.

 

 

 

 

 

 

 
 

 

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