E’ morta a Tunisi, Lina Ben Mhenni blogger, giornalista, e simbolo della Rivoluzione dei Gelsomini e candidata al Nobel per la Pace nel 2011. La blogger è morta oggi in seguito all’effetto di una malattia autoimmune che l’aveva costretta anche ad un trapianto di rene
Il Blog di Lina Ben Mhenni
Lina è figlia del noto attivista tunisino, Sadok Ben Mhenni, militante marxista imprigionato da Habib Bourghiba.
Il blog di Lina è divenuto famoso in tutto il mondo durante la rivoluzione dei gelsomini nel 2011 in Tunisia e Lina è stata spesso considerata come “la voce della rivolta tunisina”.
Durante i moti della rivoluzione dei gelsomnin, Lina si era recata a Sidi Bouzid, dove, a dicembre del 2010. si era dato fuoco l’attivista Mohamed Bouazizi per protestare contro le condizioni economiche della Tunisia. Mohamed è morto il 4 gennaio del 2011. La blogger è stata la prima a raccontare quanto stava accadendo sul suo blog.
Nel 2011 Lina ha pubblicato, per le edizioni Indigène, ‘Tunisian Girl, blogueuse pour un printemps arabe’, in cui racconta la sua storia di blogger indipendente e di manifestante, prima e dopo la rivoluzione.
Nel 2011 è stata candidata al premio Nobel per la Pace e ha ricevuto numerosi riconoscimenti nello stesso periodo, tra i quali il Premio Roma per la Pace e l’Azione Umanitaria: il Premio come migliore reporter internazionale del quotidiano El Pais nel 2011, il Premio Sean MacBride per la Pace, il Premio Minerva per l’azione politica, il Premio Ischia Internazionale di Giornalismo nel 2014.
Viene ricordata con infinita passione da Repubblica : – Era più fragile di quanto credevamo tutti, Lina Ben Mhenni. Quel suo spirito, che nemmeno il carcere o le botte avevano piegato, sembrava incontenibile, troppo grande per un fisico piccolo e vulnerabile…..
Ultimamente Lina aveva aderito con entusiasmo al movimento #EnaZeda, (Anch’io’), versione tunisina del fenomeno mondiale #Metoo a difesa di tutte le donne tunisine molestate.