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Immigrati e Italiani: una mia personale opinione

Oggi vorrei affrontare per la prima volta la questione immigrati, con una mia personalissima opinione, che non ha nulla a che fare con il tipo di articoli che di solito proponiamo.

Innanzitutto premetto il fatto che non sono razzista, anzi sono una persona di “Boncuore” che spesso ho aiutato il prossimo e non faccio differenza di etnie, colore o religione. Sono italiano e come tale sono patriottico, cioè: prima gli italiani e poi tutti gli altri.

Con questo voglio dire che: se un’organizzazione non governativa vuole aiutare questi barconi pieni di persone disperate, è libera di aiutarli con tutti i propri mezzi che ha a disposizione nel limite del possibile.

Quindi dovrebbe avere una nave di certe dimensioni per ospitare queste persone, i reparti necessari per il primo soccorso e una cucina idonea per poterli sfamare un attimo.

Con una buona organizzazione (e una nave da crociera) e un buon numero di volontari (che fanno i volontari per carità e non per lucro con 1500/2000 € al mese) si riuscirebbe ad aiutare questi immigrati, ma nello stesso tempo la nave dovrebbe far rotta verso il loro paese di provenienza portando gli immigrati nel loro paese e non in Italia.

Perché?

Intanto sono clandestini e nel nostro paese è un reato, dovrebbero essere puniti per questo, invece vengono ospitati in comunità che anche se non sempre, c’è di mezzo la criminalità organizzata e interessi politici.

L’Italia non è in grado di dargli né un lavoro né un futuro dignitoso.

Esatto si! L’Italia non riesce a garantire il benestare neanche ad una famiglia italiana: manca il lavoro principalmente, la crisi creata dei mass media, e tante persone che a malapena riescono a “sopravvivere” in maniera pietosa.

Tutte queste onlus ed associazioni, non fanno tutto per carità, ma solo per il giro di business che gira intorno ai clandestini, e siamo noi italiani che ne paghiamo le conseguenze. Ma purtroppo è tutta una questione di politica, soldi e criminalità che secondo me non cesserà mai per via dei troppi interessi dietro.

Vengono stanziati milioni di euro, cortei, e movimenti politici per coloro che vengono “illegalmente” in Italia….

ma perché non stanziate quei soldi per aiutare gli italiani?

Iniziando proprio da Lampedusa per esempio: una sola guardia medica, ospedale con molti reparti chiusi, tra cui la maternità, scuole inagibili, problemi con i trasporti via mare e nelle stesse condizioni o forse anche peggiori ci sono tantissimi comuni italiani.

Ma non c’è business quindi non fa nessuno niente.

Poi un mio pensiero va a tutte quelle persone “caritatevoli” nei confronti degli immigrati: in Italia circa 3.500.000 dei cittadini italiani vivono in povertà assoluta, tanta disoccupazione, chi vive in auto con moglie e bambini, pensionati che sopravvivono con 400€ al mese.

Perché non aiutare prima i cittadini italiani?

Molti di noi, sanno chi nel proprio paese vive male. Quando fate la spesa, fate una busta di spesa in più e consegnatela (o fatela consegnare) a chi ha più bisogno.

Per chi invece vuole finanziare tramite donazione le associazioni e onlus, potrebbe scegliere quelle che operano in Italia per gli italiani, magari nella propria città.

Informandomi in maniera superficiale quali associazioni operano nel nostro stivale oltre alla Caritas che sfama e accoglie ogni giorno milioni di senza tetto, sono rimasto colpito di una piccola associazione di Milano la City angels: circolano ogni notte con un furgone (unità mobile) per distribuire cibo, bevande calde, vestiti, coperte e sacchi a pelo ai senzatetto e gestiscono un dormitorio per 80 clochard.

Se proprio vogliamo aiutare gli altri paesi, per questioni di priorità i paesi più bisognosi sono Africa e Asia.

Non mi riferisco a quei “omoni” alti e grossi come i clandestini (che tutto soffrono tranne che la fame secondo me), ma parlo di bambini. Esatto bambini.

Immigrati e Italiani: una mia personale opinione

Secondo Save the Children 6 milioni di bambini muoiono prima di aver compiuto i 5 anni, la metà per fame”.

Quelli si che hanno veramente bisogno, dove un bambino su tre e sotto dove più si è piccoli, e peggiore è la condizione in cui si è costretti a vivere.

Concludo il tutto dicendo un’ultima cosa: Tutti quei clandestini ammassati sui gommoni e tutti quelli morti, si sono messi da soli in pericolo e a rischio la propria vita, ma la colpa e anche per meta nostra, del nostro paese e di questo sistema corrotto e ipocrita, che gli vende un sogno che non esiste, e ne siamo tutti colpevoli.

 

Vorrei precisare che questo non e un articolo ma una semplice esposizione di un mio personalissimo pensiero, riguardante un problema che affligge il nostro paese. Mi scuso se ho offeso la sensibilità di qualcuno.

 


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