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L’apprendista stregone di Goethe

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L’apprendista stregone (Der Zauberlehrling) è una filastrocca composta nel 1797 da Wolfgang Goethe, ispirata a un episodio del Φιλοψευδής (Philopseudḗs ,  “l’amante del falso”) di Luciano di Samosata.

Il seguace di Epicuro

Luciano di Samosata era uno scrittore greco  di origine siriana, celebre per la natura arguta e irriverente dei suoi scritti satirici. Fu esponente della seconda sofistica, e simpatizzante dell’epicureismo; nacque sotto l’imperatore Adriano e fu ideologicamente vicino alla famiglia imperiale degli Antonini durante i principati di Antonino Pio e Marco Aurelio.

E Goethe su sua ispirazione ha scritto una filastrocca che oggi è appresa dai bambini nella prima infanzia.

Der Zauberlehrling, Wolfgang Goethe

Luciano di Samosata.

Il vecchio stregone
finalmente è andato via,
or gli spiriti agiranno
per volontà mia.

Ho osservato bene il rito;
con il gesto medesimo
e gli spiriti amici
farò anch’io l’incantesimo.

“Vieni vecchia scopa!
Prendi gli stracci neri,
è cambiato il padrone:
soddisfa i miei voleri!

Su! In piedi sulle gambe,
tieni alta la testa,
prendi quel pentolone
vai a prender l’acqua, lesta!”

Corre la scopa al fiume,
in un attimo è arrivata
veloce come un lampo
con il secchio spumeggiante.

Wolfgang Goethe

Di corsa sta tornando,
la vasca è quasi piena;
di nuovo corre al fiume,
e torna in un baleno!

“Basta, per carità!
Ho già molto apprezzato
le tue gran qualità”.
Devo fermarla! Me disgraziato!

La magica parola mi sono dimenticato!
Ma … porta altri secchi ancora!
Tornasse come prima,
vecchia scopa normale!

Ma sempre stretta al secchio
la scopa non molla l’osso,
e mille e mille fiumi
or mi rovescia addosso.

Non posso sopportarlo,
mi metterò in azione,
devo proprio fermarla
è una maledizione!

Scopa d’inferno
mi allaghi la casa,
fiumi e torrenti
ormai l’hanno invasa.

La scopa è impazzita
non vuole ascoltare!
“Fermati, dunque!
Ti devi calmare!

In fondo sei di legno
e basterà una scure
per tagliarti in due pezzi:
non mi fai più paura”.

Eccola! Torna dal fiume,
con tutti i suoi secchi!
Or prendo l’accetta,
un colpo deciso…

… e sei sistemata!
“Ecco qua, ti ho spaccata!”
Ma niente da fare
i due pezzi son vivi!

Si mettono in piedi
e via! verso il fiume!
Ritornan con l’acqua!
Un vero disastro!

Ma ecco che lesto
ritorna il maestro:
calmerà lo stregone
la gran confusione?

“Scope, nell’angolo!
Spiriti, fate attenzione:
All’ordine or vi richiama
il vostro padrone!”

 

Musica per favore

Dall’opera letteraria di Goethe, il compositore francese Paul Dukas ricavò l’impianto del suo poema sinfonico L’apprendista stregone.

Alla storia si sono ispirate diverse opere successive, la più famosa delle quali è un episodio del film d’animazione Disney Fantasia (1940) con protagonista Topolino

 

La filastrocca di Goethe racconta di uno stregone che si assenta dal suo studio, raccomandando al giovane apprendista di fare le pulizie. Quest’ultimo si serve di un incantesimo del maestro per dare vita a una scopa affinché compia il lavoro al posto suo. La scopa continua a rovesciare acqua sul pavimento, come le è stato ordinato, fino ad allagare le stanze: quando si rende conto di non conoscere la parola magica per porre fine all’incantesimo, l’apprendista spezza la scopa in due con l’accetta, col solo risultato di raddoppiarla, perché entrambi i tronconi della scopa continuano il lavoro. Solo il ritorno del maestro stregone rimedierà al disastro.

meglio non cominciare qualcosa che non si sa come finire.

L’espressione è diventata proverbiale anche in italiano. Nel lessico letterario e giornalistico, l’apprendista stregone è una persona irresponsabile che applica metodi o tecniche che non è in grado di padroneggiare, col rischio di provocare danni irreversibili per tutta la collettività. La figura dell’apprendista stregone si può inoltre considerare anticipatrice di quella dello scienziato pazzo, personaggio tipo della narrativa e del cinema popolare nel Novecento.

In sintesi, per scrivere una filastrocca si è scomodato Goethe  su ispirazione di uno scrittore siriano seguace di Epicuro, ci si è messo poi un musicista sinfonico e Disney ha consegnato tutto a Topolino. Un capolavoro.

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