L’uomo che è sopravvissuto a 7 fulmini sembra fantascienza ma è realtà. La natura ci riserva spesso fenomeni sorprendenti e inaspettati, che sfidano le leggi della probabilità e della logica. Uno di questi fenomeni è il fulmine, una scarica elettrica che si produce tra le nuvole e la terra, o tra le nuvole stesse, e che può raggiungere temperature di 30.000 gradi Celsius. Il fulmine è un evento raro e pericoloso, che può causare danni materiali e umani. Ma c’è una persona che ha avuto a che fare con il fulmine più di chiunque altro, sopravvissuto a 7 fulmini e che ha vissuto per raccontarlo.
Sommario
Roy Sullivan: l’uomo che è sopravvissuto a 7 fulmini
Si tratta di Roy Sullivan, il ranger statunitense che detiene il record di essere stato colpito da un fulmine più volte ed essere sopravvissuto a 7 fulmini. Chi era Roy Sullivan, e come ha fatto a sfidare la morte per sette volte? In questo articolo, vi racconteremo la sua incredibile storia, che lo ha reso famoso come il “parafulmine umano” o il “conduttore umano di fulmini” poiché sopravvissuto a 7 fulmini.
Roy Sullivan nacque nel 1912 in Virginia, negli Stati Uniti, e lavorò come ranger nel Parco Nazionale di Shenandoah per 36 anni. Durante la sua carriera, ebbe a che fare con animali selvatici, incendi boschivi, e soprattutto con il fulmine, che lo colpì in diverse occasioni e in diversi luoghi, lasciandogli cicatrici, ustioni, e traumi psicologici.
La prima volta
La prima volta che Roy Sullivan venne colpito da un fulmine fu nell’aprile del 1942, quando aveva 30 anni. Era una giornata nuvolosa, e Roy si trovava in una torre di avvistamento antincendio senza parafulmini, situata a 600 metri di altezza, nel Parco Nazionale di Shenandoah.
Roy stava osservando il cielo, quando vide una nuvola nera avvicinarsi alla torre. Improvvisamente, sentì un rumore assordante, e si accorse che il fulmine lo aveva colpito. Il fulmine gli bruciò mezzo pollice e tutta la gamba destra, lasciando un buco nella scarpa. Roy riuscì a scendere dalla torre, e a raggiungere un ospedale, dove gli medicarono le ferite. Roy pensò che si trattasse di un caso isolato, e che non gli sarebbe mai più capitato di essere colpito da un fulmine. Ma si sbagliava.
Anche la seconda
La seconda volta che Roy Sullivan venne colpito da un fulmine fu nel luglio del 1969, quando aveva 57 anni. Era una giornata piovosa, e Roy stava guidando il suo camion su una strada di montagna, nel Parco Nazionale di Shenandoah. Roy aveva appena finito di controllare una zona del parco, e stava tornando alla sua stazione.
Mentre guidava, vide un lampo di luce, e sentì un forte dolore alla testa. Il fulmine era entrato dal finestrino aperto del camion, e gli aveva attraversato il cranio. Il fulmine gli fece perdere i sensi, e gli bruciò le sopracciglia, le ciglia e la maggior parte dei capelli. Il camion continuò a correre per un po’, finché non si fermò contro un albero.
Roy si riprese, e si accorse che il suo cappello era andato a fuoco. Lo gettò fuori dal finestrino, e si mise a cercare aiuto. Roy fu portato in ospedale, dove gli diagnosticarono una lieve commozione cerebrale. Roy pensò che si trattasse di una coincidenza sfortunata, e che non gli sarebbe mai più capitato di essere colpito da un fulmine. Ma si sbagliava di nuovo.
Non c’è due senza… 7
Le altre cinque volte che Roy Sullivan venne colpito da un fulmine furono tra il 1970 e il 1977, quando aveva tra i 58 e i 65 anni. In questi sette anni, Roy subì una serie di colpi di fulmine che lo colpirono in diversi momenti e in diversi luoghi, sempre nel Parco Nazionale di Shenandoah quindi in totale ha sopravvissuto a 7 fulmini.
La terza volta fu nel 1970, mentre si trovava nel cortile della sua abitazione. Il fulmine gli ferì la spalla sinistra, e gli fece cadere il fucile che teneva in mano. La quarta volta fu nel 1972, mentre stava lavorando in una stazione dei ranger. Il fulmine gli andò a fuoco i capelli, e gli fece perdere l’udito per alcune settimane. La quinta volta fu nel 1973, mentre si trovava in mezzo a una tempesta.
Il fulmine gli bruciò il cappello, e gli strappò la scarpa, esponendo le unghie dei piedi. La sesta volta fu nel 1976, mentre stava camminando lungo un sentiero. Il fulmine gli ustionò la caviglia. La settima e ultima volta fu nel 1977, mentre stava pescando in un lago. Il fulmine gli ustionò il petto e lo stomaco, e gli fece saltare via i lacci delle scarpe. Roy sopravvisse a tutti questi colpi di fulmine, sopravvissuto a 7 fulmini in totale, ma ne rimase segnato fisicamente e mentalmente.
Roy iniziò a soffrire di depressione, e a temere il fulmine. Portava sempre con sé un secchio d’acqua, per spegnere eventuali incendi. Evitava di uscire quando c’erano temporali, e si nascondeva in luoghi sicuri. Roy divenne famoso in tutto il mondo, e ricevette molte lettere e telefonate da persone curiose, scettiche, o solidali.
La storia di Roy Sullivan è una storia incredibile, che sembra uscita da un romanzo o da un film. Roy Sullivan è la persona che venne colpita più volte da un fulmine rispetto a qualsiasi altro essere umano, e che riuscì a sopravvivere ogni volta. Il Guinness dei primati lo riconosce come tale, e gli ha dedicato una pagina speciale nel suo libro.
Le probabilità di essere colpiti da un fulmine negli Stati Uniti sono di circa 1 su 1,2 milioni in un anno. Le probabilità di essere colpiti da un fulmine sette volte nella vita sono praticamente nulle. Roy Sullivan è stato un caso unico nella storia, e ha dimostrato una forza e una resistenza straordinarie. Ma la sua vita non è stata facile, e non è finita bene.
Roy Sullivan si tolse la vita sparandosi alla testa nel 1983, a causa di una delusione amorosa. Aveva 71 anni, e lasciò una moglie e due figli. Roy Sullivan è stato un uomo sfortunato e fortunato allo stesso tempo, che ha sfidato il destino e la natura sopravvissuto a 7 fulmini. La sua storia ci fa riflettere sul valore della vita, e sulla fragilità dell’esistenza umana.
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