Non si è ancora capito come sia potuto succedere, ma l’azienda di Mountain View questa volta l’ha combinata grossa.
Il fatto: Tra i primi ad accorgersene e stato il Washington post tramite segnalazione di un lettore, digitando infatti su Maps
termini come “nigga house washington” o “nigger house washington” viene reindirizzato alla Casa bianca dei Stati uniti.
Il termine “nigga” o “nigger” sono infatti termini usati dai cittadini inglesi per indicare in maniera offensiva gli afroamericani.
Dopo la comunicazione della testata giornalistica online Quartz dell’accaduto al portavoce di Google, l’azienda si scusa, dicendo che eliminerà tempestivamente le indicazioni offensive.
La grande G in velocità si sa che e tra le migliori, ma non in questo caso, visto che ancora oggi il problema sussiste.
Un utente Twitter ha anche segnalato che digitando la parola “nigger university” a Washington si ottiene in risposta la sede dell’Università di Howard, storicamente frequentata da afroamericani.
Non si sa come sia successo, forse un uso scorretto ed eccessivo degli utenti sul strumento Map Maker che consentiva agli utenti di inserire e migliorare le mappe. Dal 12 maggio purtroppo Map Maker non e piu accessibile poiché Google lo ha ritirato dal web.
Non e la prima volta che succede un fatto simile, infatti il 24 aprile i navigatori avevano scoperto un grande disegno, sempre sulle mappe Google, di un robot Android che faceva pipì sulla mela di Apple, in una regione del Pakistan.
Bhe che dire anche i migliori in sicurezza e ricerca non sono poi cosi sicuri.
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