Samantha Cristoforetti ha lasciato in questi giorni l’Aeronautica militare di cui faceva parte.
La astronauta italiana si è dimessa dall’Aeronautica dando il via alle polemiche: tante le dietrologie ma alla base dell’abbandono ci sarebbe l’insistenza a proporre un candidato alternativo, ma inadatto, per la Stazione spaziale internazionale
Ma con infinita classe lei ha chiarito con un Twitter le motivazioni, facendo scuola senza alimentare le polemiche e il coinvolgimento di altri colleghi maschi che le potrebbero prendere il posto.
La classe di Samantha Cristoforetti
Samantha Cristoforetti
✔@AstroSamantha
Alcune precisazioni a proposito delle notizie che mi riguardano riportate nei giorni scorsi dalla stampa.
Alcune precisazioni a proposito delle notizie che mi riguardano riportate nei giorni scorsi dalla stampa. pic.twitter.com/kkFP93vWUs
— Samantha Cristoforetti (@AstroSamantha) January 2, 2020
Samantha Cristoforetti è sicuramente un prodotto tutto d’ un pezzo delle forze armate. Uscita dall’Aeronautica Militare rinnova la sua fedeltà e il rispetto all’arma. Le discriminazione di genere sono sempre esistite, e che ci sia o meno una nuova figura che si fa avanti, lei è sempre AstroSamantha, e a chi viene avanti deve ancorar dimostrare di essere degno di essere AstroUOMO.
Comunque vada lei rimane una dipendente di ESA, l’agenzia spaziale europea, con cui ha costruito un rapporto e si è guadagnata un ruolo e resta un fiore all’occhiello dell’Agenzia Spaziale.
Samantha Cristoforetti era stata selezionata come astronauta ESA nel maggio 2009. A settembre dello stesso anno ha iniziato l’addestramento di base, che ha portato a fine 2010. Designata astronauta di riserva per ESA e, in questo ruolo, ha ottenuto le prime qualifiche per le attività extra veicolari e robotiche, nonché la certificazione come ingegnere di bordo del veicolo spaziale russo Soyuz. A marzo 2012 è stata assegnata alla spedizione 42/43 sulla Stazione Spaziale Internazionale e, contestualmente, è stata designata ingegnere di bordo della Soyuz TMA-15M.
Il 23 novembre 2014 Samantha è partita per lo spazio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhistan. È tornata sulla Terra l’11 giugno 2015, dopo aver trascorso 200 giorni nello spazio, ad oggi il volo spaziale più lungo di un astronauta europeo. La missione, chiamata Futura, è stata la seconda opportunità di volo di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana e l’ottava per un astronauta ESA.
Al termine delle attività post-missione, in attesa dell’assegnazione a un secondo volo spaziale, a Samantha sono stati assegnati compiti tecnico-manageriali presso il Centro Europeo degli Astronauti (EAC), inclusa la partecipazione a commissioni tecniche per la valutazione di progetti legati all’esplorazione spaziale. Per diversi anni ha guidato l’iniziativa “Spaceship EAC”, un team di studenti e giovani professionisti che sviluppano tecnologie per future missioni lunari. Attualmente è rappresentante degli equipaggi ESA nel progetto “Lunar Orbital Platform -Gateway”.
Samantha fa anche parte di un gruppo di lavoro congiunto tra EAC e il Centro Cinese degli Astronauti (ACC), che ha il compito di definire e implementare attività di collaborazione. Nel 2017, insieme all’astronauta ESA Matthias Maurer, ha partecipato a un corso di sopravvivenza in mare, organizzato da ACC nel Mar Giallo. È stata la prima occasione in cui astronauti cinesi e non cinesi si sono addestrati insieme in Cina.
A luglio 2015 Samantha è stata insignita dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana.
Di sicuro ESA se la terrà stretta!
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