In questi anni si sta diffondendo sempre più lo stile Shabby Chic, ne parlano riviste di arredamento, siti web… ma cosa è esattamente?
Il termine fu coniato dalla rivista The World of Interiors e divenne popolare negli Stati Uniti negli anni ’90.
Shabby sta per trasandato, usato, vecchio, mentre chic significa raffinato ed elegante.
I due termini, apparentemente in contrasto fra di loro si uniscono per creare uno stile di arredamento unico caratterizzato da elementi con linee retrò, colori chiari: toni di bianco, panna, verdi e azzurri polverosi. Le linee dei mobili sono classiche, ma non sono pezzi di antiquariato, la vernice degli arredamenti è scrostata e sembra usurata, i complementi in metallo mostrano un lieve accenno di ruggine, ma tutto è accostato a tessuti leggeri dai colori delicati, a vasi in vetro o cristallo pieni di fiori freschi, alla porcellana bianca con lievi motivi floreali, alla biancheria per la casa bianca e con merletti e ricami di una volta, proprio come quelli creati dalle nostre nonne, per ottenere un ambiente romantico.
Ritroviamo, per esempio, i merletti attaccati al bordo delle mensole, i centrini sui tavolini, le asciugamani cifrate …
Alle finestre le tende sono eteree, leggeri pizzi o teli ricamati senza fronzoli nè tendoni e mantovane pesanti.
Anche le pareti sono pitturate con toni molto chiari, quasi sbiaditi.
Si tratta di uno stile vintage ma rivisitato in chiave elegante.
Per venire incontro ai gusti di coloro che decidono di arredare la loro cucina con questo stile anche le grandi aziende di elettrodomestici hanno creato delle linee appositamente studiate per questi ambienti raffinati e dal sapore antico, perchè creare una casa, o un ambiente shabby chic significa aver cura dei particolari, dei dettagli, non lasciare nulla al caso e non inserire elementi che possano stonare con l’insieme.
