Nell’articolo precedente vi abbiamo parlato dei simboli che caratterizzano la Pasqua, invece, ora vi illustriamo i cibi tradizionali che vengono consumati durante questa festa.
Perché si regalano e si mangiano le uova di cioccolato?
La tradizione di decorare le uova risale già ai primi cristiani che pitturavano le uova di rosso, per ricordare il sangue di Cristo, e le decoravano con croci o altri simboli ed è un’usanza che dura ancora oggi nei paesi ortodossi e cristiano-orientali. La simbologia dell’uovo è palese perchè dall’uovo nasce la vita, a sua volta veniva associata con la rinascita di Gesù e quindi con la Pasqua. Le uova decorate, in realtà, secondo questa simbologia sarebbero andate bene anche per il Natale, in occasione della nascita di Cristo, ma secondo alcuni studi la tradizione delle uova pasquali venne rafforzata da un’usanza tipicamente pasquale: la Quaresima, ovvero il periodo di quaranta giorni prima della Pasqua nel quale i credenti sono tenuti al digiuno ed all’astinenza (digiuno ecclesiastico). In questo periodo è vietato mangiare la carne. In passato, ed ancora oggi, nelle chiese cristiane orientali, era vietato mangiare anche le uova. In quel periodo, era difficile limitare però le galline a non fare le uova, così i primi cristiani si trovavano con un eccesso di uova che non potevano mangiare. Dall’estremo bisogno di farci qualcosa sarebbe nata la tradizione di bollirle fino a farle diventare dure come sassi, e successivamente dipingerle con colori sacri e simbolici. Verso la fine dell’Ottocento, i progressi tecnologici avevano già reso possibile unire la tradizione del cioccolato (da poco introdotto in Europa) a quello delle uova regalo pasquali. Questa idea venne per la prima volta ai dirigenti della Cadbury, che esiste tuttora ed è un’azienda dolciaria inglese e nel 1875 creò il primo uovo di cioccolato pasquale vuoto con all’interno una sorpresa. Un’altra innovazione, che la Cadbury, introdusse nel 1905, erano le uova di cioccolato al latte (una trentina di anni prima era stato inventato in Svizzera). Il nuovo prodotto fece un grandissimo successo di vendite, ed in poco tempo si diffuse in tutto il mondo.
Perchè il coniglio?
Oggi il coniglio, insieme all’uovo di cioccolato è il simbolo più diffuso della Pasqua. Non è chiaro il motivo per cui è stato associato ad una festività cristiana negli anni. Nel Vangelo, non c’è traccia di conigli, che non sono nemmeno stati adottati come simbolo dalle prime comunità cristiane. Sembra, invece, che anticamente il coniglio fosse considerato un simbolo di fertilità, ed è quindi legato all’arrivo della primavera ed alle festività pagane ad essa associate. Considerato che Pasqua tradizionalmente si festeggia fra marzo ed aprile, il coniglio ad un certo punto è stato anche scelto come simbolo pasquale.
Perchè si mangia l’agnello?
La tradizione di mangiare l’agnello a Pasqua deriva dalla Pesach, la Pasqua ebraica. L’agnello, fa parte dell’origine di questa festività. In particolare, si fa riferimento al momento in cui Dio annunciò al popolo di Israele che lo avrebbe liberato dalla schiavitù in Egitto dicendo: “In questa notte io passerò attraverso l’Egitto e colpirò a morte ogni primogenito egiziano, sia fra le genti che tra il bestiame”. Ordinando al popolo d’Israele di contrassegnare le loro porte con il sangue di agnello in modo che potessero identificare chi sarebbe stato punito e chi no. Inoltre, in passato c’era un comandamento riguardante la Pasqua ebraica che menzionava l’offerta dell’agnello il 14° giorno del mese ebraico di Nisan e di consumare il sacrificio pasquale quella stessa notte. Nella cristianità, Cristo stesso diventa il simbolo dell’agnello sacrificato per la salvezza di tutti, ed il suo sacrificio ha valore di redenzione.