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Calcio, 5 curiosità sulla Serie A 2023-2024

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La Serie A dispensa ogni anno dati statistici e retroscena indubbiamente molto curiosi. Alle volte si assistono ad episodi particolari come la vittoria una squadra in 9 uomini o il successo contro un’avversaria che non si riusciva a battere da tempo. Per quanto riguarda il campionato in corso, ormai prossimo a giungere al giro di boa, è già possibile individuare almeno 5 curiosità che toccano sia le classiche big sia le compagini meno blasonate. Non tutti i record sono necessariamente positivi: lo sa bene in primis la Salernitana, incapace di vincere per ben 13 partite di fila, considerando anche la gara conclusiva della passata stagione. Un primato negativo, che non era mai stato registrato prima dai campani sul massimo palcoscenico italiano.

Anche il Milan, però, ha poco da festeggiare. Le chance di concorrere per la lotta allo scudetto si stanno affievolendo sempre di più di fronte al dominio di Inter e Juventus. Proprio i bianconeri hanno contribuito a far rivivere al “Diavolo” gli incubi di un passato lontano oltre 10 anni. Con i 2 ko per 0-1 subiti alla 9ª e all’11ª giornata, rispettivamente per mano della Vecchia Signora e dell’Udinese, i rossoneri hanno perso infatti 2 match casalinghi consecutivi senza realizzare nemmeno un goal. Uno scenario che non si verificava dal settembre del 2012, quando ad allenare il Milan c’era Massimiliano Allegri. Allora furono Sampdoria e Atalanta a mettere alle strette i meneghini.

Per quanto riguarda la Juve, una curiosità riguarda i giocatori già mandati in goal in questo campionato. Danilo, Gleison Bremer, Andrea Cambiaso, Federico Gatti e Daniele Rugani: nessun top club di Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue 1 vanta al momento 5 difensori che sono riusciti ad entrare nel tabellino dei marcatori. D’altronde, il segreto di questa Juventus sta proprio nell’omogeneità della rosa e nella mancanza di grandissimi punti di riferimento rispetto al passato. Di certo i difensori bianconeri non saranno protagonisti nelle quote sul capocannoniere della Serie A, (che vedono in pole attaccanti di razza come Lautaro e Osimhen) ma per Allegri alla fin fine conta solo metterla dentro, a prescindere dal nome del marcatore. Il buon Max predilige sempre la filosofia del “corto muso” e l’importante è portare a casa il risultato, di riffa o di raffa.

Una piccola gioia per l’Islanda è rappresentata da Albert Gudmundsson, prolifico esterno in forze al Genoa, già finito nel mirino di alcune big in vista delle prossime sessioni di mercato. Con la rete segnata al Cagliari nell’11ª giornata il giocatore rossoblù è diventato infatti il miglior marcatore islandese della storia del campionato italiano, arrivando ad un totale di 6 gol. Gudmundsson ha scavalcato così l’ex centrocampista Emil Hallfredsson, che tra Reggina e Udinese si era fermato a 5 marcature, senza mai trovare la via del gol nel corso dell’esperienza col Frosinone.

Infine, un dato statistico molto interessante riguarda l’Empoli, che dal 2019 è arrivata a battere una big come il Napoli ben 4 volte. Niente di così incredibile se non fosse che i toscani, che hanno cambiato numerosi allenatori in questo periodo, ci sono riusciti puntualmente quando c’era Aurelio Andreazzoli in panchina. Il 3 aprile del 2019 finì 2-1 al Castellani e il 12 dicembre 2021 0-1 a Fuorigrotta. Clamorosa fu la rimonta dell’Empoli sul Napoli datata 24 aprile 2022, che vide i toscani padroni di casa passare dallo 0-2 al 3-2, nel giro di 8 minuti. Infine, in occasione della 12ª giornata dello scorso 12 novembre la vittoria ottenuta in extremis al Maradona è costata persino la panchina a Rudi Garcia.

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