Come si fa a chiamare un principe Schiaccianoci, quando uno schiaccianoci serve a rompere le noci? E perchè un soldatino di legno, detto Schiaccianoci, oggi è una decorazione che non può mancare sull’albero di Natale?
Un soldatino di legno per protesta contro le tasse
Schiaccianoci è un soldato tedesco in legno ornamento natalizio fra i più richiesti e collezionati. In molti pensano che il suo mito nasca con l’omonimo balletto di Cajkovskj tratto dal riadattamento di un racconto di E.T.A. Hoffmann, Lo Schiaccianoci e il re dei topi, ma la sua origine è ben anteriore e le leggende vanno indietro nel tempo fino al 16esimo secolo. Si racconta che tutto ebbe origine nella zona dei monti metalliferi in Germania al confine con l’attuale Repubblica Ceca. Qui la popolazione vessata dalle truppe tedesche e dalle tasse decise di protestare realizzando un soldato in legno il cui unico scopo era solo quello di rompere le noci. Una protesta creativa che diede il via a una delle tante tradizioni natalizie. Il soldatino, infatti, divenne uno dei simboli tedeschi e la sua realizzazione artigianale si diffuse in tutta la Germania. Oggi gli schiaccianoci più pregiati in legno vengono prodotti in Turingia e col tempo, ovviamente, sono arrivati anche sull’albero di Natale riprodotti in innumerevoli varianti, dal Re alla guardia fino alla variante spazzacamino che nella tradizione è considerato un portafortuna.
La Favola di E.T.A. Hoffmann
La favola di Hoffman, narra della sera di Natale.
La sera del 24 di dicembre i due figli piccoli del dottor Stahlbaum, Fritz e Maria, sono in attesa dei regali di Natale. Nel frattempo chiacchierano del loro padrino, il dottor Drosselmeier, e cercano di indovinare cosa porterà in dono questa volta.
I bambini ricevono da mamma e papà molti doni: bambole, soldatini, dolci, libri e un cavallino di legno. Il padrino ha regalato loro un castello meccanico, con figure che si muovono al suo interno come fossero vive.
Tra i doni c’è anche Schiaccianoci, un pupazzo di legno raffigurante un soldato che rompe le noci tra le mascelle quando si fa leva sul suo mantello. Il padrino lo affida a Maria perché ne abbia cura.
Durante la notte, in camera di Maria, appare il re dei topi, che ha sette teste e sette corone. Egli guida un esercito di roditori ma Schiaccianoci, divenuto generale dei soldatini, lo affronta in battaglia.
Ai soldatini si aggiungono altri pupazzi, ma l’esercito dei topi è troppo forte; Schiaccianoci ordina perciò la ritirata. Maria si toglie la scarpa sinistra e la lancia contro il re dei topi, poi cade a terra svenuta.
Il giorno dopo Maria si risveglia nel suo letto con una ferita al gomito, che si è procurata urtando il vetro dello scaffale dei giocattoli. Il padrino, intanto, ha riparato Schiaccianoci, che Fritz aveva rotto la sera prima.
Il padrino inizia a raccontare la fiaba della principessa Pirlipat e di Frau Mauserinks.
La fiaba della noce dura.
Frau Mauserinks, volendosi vendicare del re e della regina, trasforma Pirlipat in uno schiaccianoci. L’orologiaio Drosselmeier (antenato del padrino) e il suo amico astronomo si mettono alla ricerca della noce Cratatuc e del giovane che riuscirà a romperla disfacendo così il maleficio di Frau Mauserinks.
Il nipote dell’orologiaio Drosselmeier rompe la noce Cratatuc ponendo così fine all’incantesimo; ma involontariamente calpesta e uccide Frau Mauserinks, che prima di morire trasforma il nipote in Schiaccianoci. Suo figlio, il topo dalle sette teste, compirà poi la sua vendetta.
Zio e nipote
Dopo aver ascoltato la fiaba, Maria capisce che il padrino è l’orologiaio Drosselmeier e Schiaccianoci il nipote trasformato.
Una notte il re dei topi ritorna nella camera di Maria e la costringe a consegnargli i suoi dolci e i suoi giocattoli. Fritz intanto si procura una nuova spada da un colonnello dei soldatini in pensione e con quella Schiaccianoci uccide il re dei topi. Maria riceve in dono le sette corone.
Il regno delle bambole.
Maria segue Schiaccianoci nel regno delle bambole, un paese fatto di dolci e giocattoli.
Maria visita Castel Confetto e Castel Marzapane, dove conosce le sorelle di Schiaccianoci. Scopre quindi di assomigliare moltissimo alla principessa Pirlipat.
Maria racconta del suo viaggio ai familiari, ma questi non le credono. Un giorno il dottor Drosselmeier presenta agli Stahlbaum suo nipote, un giovanotto abilissimo nel rompere le noci coi denti. Quando il nipote e Maria restano soli, lui le rivela di esser stato un tempo lo Schiaccianoci e chiede a Maria di sposarlo. Maria accetta e diventa la regina del regno delle bambole.