Questo è il periodo dell’anno in cui, penso che nella prossima vita voglio andare a vivere in un paradiso fiscale.
Infatti a fine novembre c’è l’unico, a metà novembre ci sono imu e Tasi, e pagamento contributi se hai qualche dipendente seppure stagionale. Poi arriva il Santo Natale e qualche acquisto per te e i tuoi cari è il minimo. Arrivi a Capodanno che non ti sei accorto che hai esaurito la tredicesima, e devi aspettare il 27 gennaio per rifiatare.
Ma io mi chiedo ma un bel paradiso fiscale?
Un Paradiso fiscale è uno Stato che garantisce un prelievo basso o addirittura nullo in termini di tasse sui depositi bancari. Tale scelta attrae molto capitale dai paesi esteri in cambio di una tassazione estremamente ridotta. Dal punto di vista del contribuente il cosiddetto paradiso fiscale è un rifugio dalla tassazione sui redditi, annoverabile talvolta come tecnica di elusione fiscale.

Ma quali sono i Paesi dove si pagano meno tasse? Quelli sono veri e propri paradisi dove società e privati spostano i propri capitali, fondano società off-shore, godono del segreto bancario e di tasse irrisorie spesso inesistenti.
Io direi subito si lo voglio! Qui manca solo di tassare l’aria!
Conti all’estero, società di comodo, paradisi fiscali potrebbero anche essere espedienti discutibili, ma esistono metodi legali grazie ai quali società e privati possono evitare di pagare le altissime tasse richieste dal proprio Paese.
Per gli individui singoli, il miglior paradiso fiscale offre tasse molto basse o addirittura a zero su reddito personale, interessi, capital gain e così via, mentre le società possono risparmiare miliardi in tasse registrando i profitti in una società offshore con sede in un paradiso fiscale, e non solo.
Chissà quanto costa trasferirsi?
Tra tutti, ecco quali sono i 10 migliori paradisi fiscali, i Paesi che nel mondo offrono le condizioni più vantaggiose per sfuggire al peso della fiscalità presente nel proprio Paese d’origine.
Lussemburgo
Come è noto, il Lussemburgo è un piccolo Paese europeo al confine con il Belgio, la Francia e la Germania con una popolazione di 550.000 abitanti. È un paradiso fiscale perché applica una legislazione favorevole alle imprese che permette alle società di risparmiare miliardi in tasse. Come dimenticare Jean-Claude Juncker ex primo ministro del Lussemburgo e presidente della Commissione europea dal 2014 al 2019: noi grandi debitori, e lui custode dei grandi debitori. Tanto per fare un esempio Amazon ha la sua sede europea in Lussemburgo e trasferiva tutti i guadagni delle vendite realizzate in Europa attraverso il suo ufficio nel Lussemburgo. Il gigante dell’e-commerce è stato spinto ad abbandonare la pratica e a far gestire la vendita a delle filiali localizzate. Questo potrebbe portare ad un forte aumento del carico fiscale della società.
Amazon ha cambiato la propria gestione dopo che l’Unione Europea ha aperto un’indagine sulle evasioni fiscali di questa e altre società.
Isole Cayman
Le Isole Cayman sono con molta probabilità il paradiso fiscale più amato e conosciuto al mondo.
Le Cayman sono uno dei pochi Paesi con una serie di leggi che permettono la fondazione e il mantenimento di una società senza pagare le tasse. Se la società è in essere per motivi di impresa allora è perfettamente legale e non una strategia di evasione fiscale. Tuttavia, godere dei vantaggi fiscali e gestire la burocrazia sono compiti abbastanza complessi che rendono necessario l’aiuto di un professionista.
Il risparmio sulle tasse potrebbe valerne la pena, infatti sono tante le società europee e statunitensi ad avere asset nelle Isole Cayman.
Isola di Man
L’Isola di Man è definita un «centro finanziario a bassa tassazione», grazie alla assenza di imposte sui redditi di capitale, l’imposta di successione, l’imposta sulle società o le imposte di bollo. L’isola, situata tra l’Inghilterra e l’Irlanda, applica inoltre una tassa sui redditi molto bassa. L’aliquota massima arriva al 20% per un totale massimo di circa 150.000 euro.
Isola di Man offre anche dei benefici interessanti sul fronte pensioni. Molte aziende internazionali hanno i piani pensionistici dei dipendenti detenuti in conti aperti in questo piccolo Paese grazie alla protezione della liquidità e alla possibilità di andare in pensione a partire dall’età di 50 anni.pa.
Complimenti , l’Isola di Man è una dipendenza della Corona Britannica a governo autonomo, quindi l’equivalente della nostra San Marino, però quelli per lo meno fanno stato.
Jersey
Nella manica tra il Regno Unito e la Francia, il paradiso fiscale dell’isola Jersey ha origine alla metà del 20° secolo, quando molti inglesi benestanti decisero di trasferire i propri beni all’interno dell’isola.
L’imposta di successione della Gran Bretagna su importi superiori a 1 milione di sterline era dell’80%, mentre l’isola auto-governata di Jersey non ne aveva alcuna.
Ad oggi non vi è ancora alcuna tassa di successione o sulle plusvalenze; Jersey ha un’aliquota standard per le imposte sulle società allo 0% – con l’eccezione delle imposte sui servizi finanziari, utility e società immobiliari. Tutto ciò ha reso l’isola di Jersey un paradiso fiscale molto popolare nel Regno Unito, dove vengono custoditi asset per 5 miliardi di dollari ogni miglio quadrato.
Anche l’isola è una dipendenza autoregolamentata del Regno Unito che fonde cultura inglese e francese. Bravi gli inglesi hanno almeno due paradisi fiscali nelle vicinanze e la Francia pure.
Irlanda
L’Irlanda viene spesso indicata come paradiso fiscale, nonostante il governo irlandese smentisca a gran voce.
Un gigante con sede in Irlanda è Apple, che ha registrato oltre $180.000.000.000 di profitti off-shore attraverso le sue filiali internazionali, evitando così di dover pagare $59,2 miliardi di dollari in tasse statunitensi.
Io lo definirei uno stato in grado di non pesare troppo su chi fa Business
Mauritius
Le isole Mauritius, nell’Oceano Indiano a largo delle coste del Madagascar, accolgono numerosi investimenti esteri, soprattutto quelli diretti verso l’India.
Tra le mega-società che possiedono controllate nelle Mauritius troviamo JP Morgan Chase, Citigroup e Pepsi.
Nelle Mauritius si tassano le società al 15%, ma le aziende che sono fiscalmente residenti possono usufruire di agevolazioni fiscali concesse mediante convenzioni. Inoltre, le plusvalenze e gli interessi non sono imponibili nelle Mauritius, il che fa dell’isola un paradiso fiscale molto attraente.
Bermuda
Da anni le Bermuda sono un paradiso fiscale.
Imprenditori e società che trasferiscono i propri capitali in questo Paese possono trarre vantaggio dal segreto bancario, che rende addirittura illegale per le banche delle Bermuda comunicare dettagli sulle identità dei titolari dei conti. Le grande imprese sono attratte dalle Bermuda anche grazie alla bassa tassazione, che non comprendono nessuna imposta sulle società.
Monaco
Monaco ha una dimensione di 2,02 km² e 36.000 residenti,.
Il piccolo Principato offre dei vantaggi enormi: non tassa i redditi dei residenti dal 1869. Chi può dimostrare che Monaco è il proprio Paese di residenza può tenersi tutti i soldi che guadagna, senza versare un euro in tasse.
Il contesto ha attirato alcuni dei personaggi più ricchi del mondo: un residente su tre è milionario. La popolarità di Monaco come dimora per super-ricchi ha fatto del mercato immobiliare del Paese il più costoso al mondo. Per le imprese le tasse sono molto basse.
Svizzera
In Svizzera, l’unione tra tasse basse e un sistema che mantiene il segreto bancario sui nominativi dei proprietari dei conti hanno fatto del Paese europeo un grande paradiso fiscale.
La Svizzera è un centro finanziario molto apprezzato da privati e società. Ginevra, capitale del cantone omonimo, è il 13° centro finanziario più grande del mondo e uno dei più affermati.
Qui preferisco il paradiso direbbe San Filippo Neri!
Bahamas
Le Bahamas è considerato il miglior paradiso fiscale al mondo, grazie all’assenza di imposte sulle plusvalenze, imposte di successione, tasse sul reddito personale.
Sono tutte condizioni estremamente vantaggiose per i ricchi, soprattutto per le persone anziane benestanti che vogliono limitare i livelli di tassazione sulla propria eredità.